Curcuma: la spezia buona per i nostri amici a quattro zampe
La curcuma longa (curcuma per antonomasia o zafferano delle Indie o più raramente turmerico) è una pianta perenne originaria dell’Asia sud-orientale ma prodotta anche in India, Cina e Indonesia.
Le radici, molto aromatiche, sono grossi rizomi cilindrici di un giallo-arancio vivace. Sono loro a costituire la parte della pianta di maggior interesse commerciale e vengono pulite, seccate al sole, quindi macinate e usate come spezie in cucina o distillate in olio.
Perchè la curcuma è così buona per gli animali?
Il composto bio-attivo (principio attivo con proprietà curativa) della curcuma è la curcumina. La curcumina è responsabile del suo brillante colore arancione, nonché di una serie di benefici per la salute.
Tutti i suoi benefici sono noti da tempo in Oriente, dove la curcuma è, da sempre, alla base della medicina tradizionale cinese, e di quella ayurvedica. Oggi, la curcuma è una delle erbe-spezie più studiate per uso farmacologico grazie alle sue eccellenti qualità come:
- Analgesico
- Antibatterico
- Antinfiammatorio
- Antiossidante
- Antisettico
- Antimicotico
- Agente antitumorale
- Neuroprotettore
- Cicatrizzante
Ricerche approfondite nell’ultimo mezzo secolo hanno rivelato diverse importanti funzioni della curcumina: può aiutare a combattere malattie come l’artrite, il diabete, il cancro, le malattie del fegato, problemi gastrointestinali e altro ancora.
L’Istituto Nazionale di Sanità sta conducendo 19 sperimentazioni cliniche su curcuma e curcumina. Il Dott. Randy J. Horwitz, direttore medico dell’Arizona Center, afferma:
La curcuma è uno dei più potenti antinfiammatori naturali disponibili
Proprietà della curcuma
L’aggiunta di curcuma alla dieta del tuo cane o gatto, è in grado di fornire una vasta gamma di benefici per la salute. Di seguito, un elenco di proprietà e utilizzi attribuibili all’utilizzo della curcuma come integratore.
PROPRIETÀ ANTINFIAMMATORIA
La curcuma è uno dei migliori antinfiammatori che la natura ha da offrire. Molti studi hanno dimostrato che la curcumina può essere paragonabile a farmaci antinfiammatori convenzionali, ma a differenza di questi, non ha effetti collaterali tossici.
Diversi studi hanno dimostrato l’utilità della curcuma sia nelle infiammazioni croniche, sia nelle infiammazioni acute.
La medicina ayurvedica utilizzava la curcuma per lenire le infiammazioni alle articolazioni: artrosi e artriti, edemi, tendiniti.
L’infiammazione è legata a moltissime patologie degenerative non solo di natura articolare, come: cancro, allergie, malattie renali, malattie digestive, colite ulcerosa, psoriasi.
PREVENZIONE E TRATTAMENTO DI ARTRITE, ARTROSI E OSTEOARTRITE
Grazie alla sua proprietà antinfiammatoria, la curcuma viene utilizzata sempre di più per alleviare i sintomi di artrite, artrosi e osteoartrite e in generale qualsiasi problema osteoarticolare.
Esperimenti clinici documentano la sua efficacia nell’artrite reumatica. Gli autori scoprirono con uno studio sperimentale che l’attività antinfiammatoria in ratti era comparabile a quella con fenilbutazone e idrocortisone. In particolare l’olio ottenuto dal rizoma della pianta dato oralmente aveva un’azione paragonabile a quella del cortisone nella terapia del trattamento dell’artrite nei ratti.
La curcuma può alleviare il dolore e portare ad un miglioramento funzionale nei pazienti con osteoartrosi esattamente come i farmaci antidolorifici convenzionali a base di ibuprofene, ma senza gli effetti collaterali gastrointestinali.
Questo è abbastanza significativo per i nostri animali, soprattutto per i soggetti anziani, che possono essere affetti da dolori associati all’artrite e all’invecchiamento in generale.
TONICO PER STOMACO E INTESTINO
La curcuma è benefica a livello intestinale: è un ottimo protettivo dello strato della mucosa gastrica e può aiutare gli animali che hanno problemi di digestione aumentando l’afflusso di bile nell’intestino. Inoltre, a livello del sistema digerente la curcuma agisce com un carminativo, cioè dimunuisce la formazione di gas intestinali.
È inoltre indicata per il trattamento della diarrea poiché possiede attività antispasmodica inibendo l’eccessiva peristalsi intestinale.
La curcumina inoltre aumenta l’attività di alcuni enzimi digestivi come lipasi, saccarasi e maltasi, fa inoltre aumentare la produzione di probiotici da parte dell’intestino che aiutano quindi la flora intestinale del cane.
Secondo gli studi condotti dai ricercatori giapponesi dell’Hamamatsu South Hospital, gli effetti antinfiammatori della curcuma possono essere utili anche nel trattamento della malattia infiammatoria intestinale (IBD).
Grazie alle sue proprietà digestive, la curcuma è un rimedio naturale perfetto per combattere i problemi allo stomaco come le coliche, le gastriti, le gastroenteriti e acidità allo stomaco.
La curcuma non ha solo proprietà digestive e quindi relativa al tratto intestinale, allo stesso modo, trova beneficio anche la cistifellea, favorendo il flusso biliare e agendo come protettore per il fegato.
ATTIVITÀ COME EPATOPROTETTORE
Il fegato svolge un ruolo enorme nella disintossicazione del corpo. I nostri animali sono sensibili alle tossine nell’ambiente e sono esposti a sempre maggiori quantità di tossine nella loro dieta (parliamo di cibo industriale), quindi l’incidenza dei danni al fegato è in esponenziale aumento.
La curcuma aumenta la capacità del fegato di rimuovere tali rifiuti dal corpo, stimolando la produzione di bile necessaria per la digestione dei grassi nel fegato. Molti studi hanno provato come la curcuma protegga il fegato da un numero elevato di sostanze dannose, fra cui anche le aflatossine (micotossine che si trovano anche nelle crocchette per cani), in grado di indurre mutazioni cancerose.
POTENZIALMENTE ANTI CANCEROGENA
Moltissimi studi hanno dimostrato le potenzialità della Curcuma nella prevenzione e trattamento di alcuni tipi di tumori (quello del colon e retto, della prostata, orale, del sangue e del seno).
I curcuminoidi hanno infatti potenzialità sia nell’inibire la mutazione cancerosa, lavorando quindi sulla prevenzione, che nella riduzione di tumori solidi già presenti.
La più importante modalità con cui la curcumina esplica l’attività anticancerogena è l’induzione della apoctosi, morte cellulare programmata delle cellule tumorali. Al momento non ci sono prove chiare nell’uomo, e anche nell’animale, che dimostrino che la curcumina possa prevenire o curare il cancro.
USO TOPICO PER FERITE E TRAUMI
La curcuma presenta una potente attività antimicrobica nei confronti sia di alcuni ceppi di batteri che di funghi patogeni, motivo per cui può essere particolarmente utile nella cura di ferite infette. E’ una delle proprietà più antiche per cui la curcuma è stata impiegata sin dall’antichità.
In effetti, la curcumina ha mostrato di possedere capacità di indurre una precoce riepitalizzazione, accelerando il processo di guarigione. Le proprietà anti-infiammatorie, combinate con il fatto che la curcuma è un antisettico e antibatterico naturale, ne fanno un perfetto agente per la disinfezione e il trattamento di lesioni cutanee.
E’ possibile mescolare la curcuma al miele, questo crea una pasta che si può facilmente applicare sulle ferite. Anche il miele ha proprietà antibatteriche.
Altri utilizzi della curcuma
Quelli citati sono gli utilizzi più comuni, e più studiati, della curcuma, ma questo tubero è stato sperimentato anche per il trattamento di molti altri disturbi:
- ha dimostrato la sua efficacia contro alcuni parassiti come Toxoplasma, Leishmania e Giardia, e anche verso parassiti intestinali come nematodi e coccidi.
- ha dimostrato un effetto di rigenerazione muscolare a seguito di un trauma.
- utile in corso di patologie neurologiche degenerative come Alzheimer (molto simile alla sindrome da disfunzione cognitiva del cane anziano).
- avendo capacità di accelerare il metabolismo, la dottoressa Maria Mayer ne consiglia l’utilizzo per gli animali in sovrappeso che avessero bisogno di un aiuto per dimagrire.
Dose e utilizzo della curcuma in veterinaria.
Il dosaggio consigliato è piuttosto basso, per la polvere secca si parla di:
- cane: da 50 a 250 mg da somministrare tre volte al giorno (circa mezzo cucchiaino al giorno ogni 10 kg di peso)
- gatto: 50 mg al giorno
- cavallo: 1200-2400 mg al giorno
Non bisogna eccedere, perchè la curcuma può provocare irritazione del tratto gastroenterico.
Come somministrarla?
Gran parte della curcuma somministrata per bocca viene quindi assorbita solo in parte: la curcumina viene eliminata per il 75% con le feci e dopo 24 ore dall’assunzione solo l’1% viene rilevato nel sangue.
Per questo motivo si consiglia di usarne poca, ma spesso.
I primi studi compiuti già negli anni 70 hanno dimostrato come una volta assorbita la curcuma venga metabolizzata nel fegato e quindi escreta in forma di metaboliti principalmente nelle feci.
DOTT.SSA MARIA MAYER
Quale è il punto di maggior criticità allora nella farmacocinetica della curcuma? l’assorbimento senza dubbio.”
Alcuni ricercatori hanno dimostrato come l’assorbimento e quindi la biodisponibilità della curcumina venga aumenta se si assume la curcuma con:
- aggiunta di piperina (principio attivo del comune pepe nero): già 1/20 di cucchiaino aumenta il tempo di assorbimento della curcumina che si dimezza e aumenta la biodisponibilità nel ratto di 154%, mentre nell’uomo del 2000%
- aggiunta di grassi: dal momento che la curcuma è una sostanza liposolubile, cioè si scioglie nei grassi, gli indiani usano mescolarla in polvere al latte, al latte di cocco o al burro chiarificato. Per l’utilizzo negli animali è possibile utilizzare olii vegetali, il più utilizzato è quello di cocco, ma si possono utilizzare anche olio di canapa, olio di semi di lino o olio di semi di girasole.
- aggiunta di calore: secondo la professoressa Saraswati Sukumar, oncologa di Baltimora, la curcuma dovrebbe essere usata in ogni piatto caldo.
Con questi ingredienti è possibile preparare la GOLDEN PASTE, un’antica ricetta tratta dalla medicina naturale ayurvedica, un composto dai benefici effetti curativi: antinfiammatoria, antiossidante. Aiuta, inoltre, a rafforzare le difese immunitarie e a stimolare la digestione.
Puoi acquistare la Golden Paste già fatta oppure farla in casa.
Effetti collaterali dell’uso di curcuma nella dieta del cane.
Inutile ricordarvi poi che la curcuma, così come altri prodotti fitoterapici, non deve essere presa sottogamba, pensando che “tanto è naturale”, e quindi “non ha effetti collaterali”. Certo, è vero, la curcuma farà sempre molti meno danni rispetto alla media di qualsiasi farmaco, ma è necessario utilizzare alcune precauzioni.
Alcuni cani sono sensibili alla curcuma e potrebbero sviluppare mal di stomaco e costipazione. Ci sono anche casi specifici in cui la curcuma non dovrebbe essere somministrata:
- Gravidanza: c’è la possibilità che la curcuma possa stimolare l’utero
- Operazione chirurgica: la curcuma potrebbe rallentare la coagulazione del sangue. Smettete di usarla due settimane prima dell’intervento
- Se l’animale assume farmaci anticoagulanti. farmaci antipiastrinici, farmaci per il trattamento del diabete e farmaci che riducono l’acidità di stomaco
- Il cane o il gatto è incline a calcoli renali, in quanto la curcuma fa aumentare i livelli urinari di ossalato
Se anche voi avete provato i benefici della curcuma, scrivete qui sotto la vostra esperienza!
Bibliografia: • PubMed • La curcuma – Gian Paolo Baruzzi e Liana Zorzi, ed. Demetra • www.mariamayer.it - blog della dottoressa Maria Mayer, medico veterinario • La curcuma da spezia a sostanza medicamentosa: utilizzo in medicina veterinaria” – tesi di L. Massimi Relatore Ch.mo Prof. M.Amorena, Correlatore Dr. M.Mayer, Tesi di laurea in Farmacologia Veterinaria, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli studi di Teramo